MONTE ETNA

Numero di catalogo: 211060 ( Smithsonian Institution – Global Volcanism Program )
Altezza sopra il livello del mare: circa 3320 m nel 2019*
Ubicazione: 37.734°N, 15.004°E Superficie totale: 1200 chilometri quadrati
*L’altezza dell’Etna cambia molto frequentemente. All’inizio del XX secolo, era a 3295 m, ma all’inizio degli anni ’60 ha raggiunto 3323 m, e nel 1978 il Cratere di Nord-Est ha raggiunto 3340 m di altezza, e 3350 nel 1981. Da allora, il vulcano ha progressivamente perso in altezza: 3330 m nel 1998, 3326 m nel 2018, e dopo un collasso al Cratere di Nord-Est a febbraio 2019, circa 3320 m.

L'Etna è il vulcano più grande dell'Europa (geograficamente parlando), e tra i vulcani più attivi del mondo. Le sue eruzioni avvengono sia in sommità, dove attualmente si trovano quattro crateri, sia dai fianchi, fino ad altezze di poche centinaia di metri sopra il livello del mare. L'attività sommitale può potrarsi per molti anni con poche interruzioni (p.es. 1955-1971; 1995- 2001; 2011-2018), e spesso caratterizza gli intervalli fra un'eruzione di fianco e un'altra. Tali intervalli possono durare da pochi mesi a più di 20 anni, anche se negli ultimi 40 anni l'intervallo medio fra le eruzioni di fianco è stato di circa 2 anni. La durata di un'eruzione di fianco può essere di poche ore, però in altri casi può superare un anno (1991-1993: 472 giorni; 2008-2009: 419 giorni).

I quattro crateri sommitali sono: la Voragine e la Bocca Nuova, che si sono formate all'interno del Cratere Centrale rispettivamente nel 1945 e 1968, il Cratere di Nord-Est, che esiste dal 1911 che è attualmente il punto più alto dell'Etna (~3320 m), e infine il Cratere di Sud-Est, nato nel 1971, che recentemente è stato il più attivo dei quattro crateri. Questa configurazione contrasta notevolmente con quella di circa un secolo fa, quando in cima all'Etna si trovava il solo Cratere Centrale.

Fino a tempi recenti, l'Etna veniva considerato un vulcano prevalentemente effusivo, cioè caratterizzato soprattutto dall'emissione di colate laviche. Esse possono causare danni materiali ma non rappresentano una minaccia diretta per le vite delle 900 mila persone che vivono nelle zone potenzialmente a rischio. Tuttavia, studi recenti hanno rivelato che questo vulcano risulta capace di dar luogo anche ad una attività fortemente esplosiva, come l'eruzione pliniana del 122 A.C.. Più recentemente si è osservato, soprattutto dalla fine degli anni 70, un forte incremento di episodi eruttivi esplosivi soprattutto ai crateri sommitali. Questo si è dimostrato in modo notevole durante le eruzioni sommitali del 1995-2001, con circa 150 episodi di fontane di lava (anche conosciuti come parossismi) e ancora una volta negli anni 2011-2015, con più di 40 parossismi, la maggior parte dei quali ha generato alte colonne di gas e cenere.

Le eruzioni di fianco del 2001 e del 2002-2003 evidenziano come anche questa tipologia di eruzione può generare significative quantità di materiale piroclastico (cenere, lapilli, bombe e blocchi). Diversamente dai parossismi sommitali, che di solito hanno durate massime di poche ore, le ricadute di materiale piroclastico durante eruzioni di fianco possono andare avanti per diverse settimane o anche mesi e causare problemi e disagi nelle zone popolate, oltre a rappresentare una seria minaccia per il traffico sia terrestre che aereo.

L’attività dell’Etna dal 2011 fino al 2013 è stata caratterizzata da una lunga serie di parossismi, che sono avvenuti da un nuovo cratere, ubicato sul fianco orientale del cono del Cratere di Sud- Est. Inizialmente questo cratere era una depressione di sprofondamento (pit crater), che per le abbondanti ricadute di materiale piroclastico si è rapidamente trasformato in un nuovo cono alto più di 200 metri, informalmente chiamato “Nuovo Cratere di Sud-Est”. Dopo dicembre 2013, questo cratere ha mostrato un’attività meno violenta e meno frequente, con alcuni episodi di attività stromboliana fra febbraio e aprile 2017, agosto 2018, e novembre-dicembre 2018. Anche gli altri crateri sommitali hanno mostrato un’attività eruttiva intermittente e a volte molto intensa, come i parossismi della Voragine di dicembre 2015 e maggio 2016. Una nuova eruzione di fianco è avvenuta il 24 dicembre 2018.

La storia geologica del Monte Etna

Le eruzioni dell'Etna

Le eruzioni dell'Etna: l'impatto sul territorio

L'attività esplosiva dell'Etna

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