INGV Osservatorio Etneo

Dati macrosismici dei terremoti regionali

Terremoto di FILICUDI (ISOLE EOLIE)

del 23/07/1995 ore 18:44 GMT

Il terremoto, di magnitudo Md = 4.3, ha colpito il settore occidentale dell'arcipelago Eoliano reggiungendo gli effetti massimi nell'isola di Filicudi. La scossa, localizzata in mare presso la Punta dello Zucco Grande sulla costa nord-orientale dell'isola ad una profondità di circa 3.6 km, costituisce l'evento più energetico di una sequenza sismica che ha interessato tale area con oltre 400 scosse in circa due mesi.

L'area delle Eolie è caratterizzata da una sismicità abbastanza elevata sia di tipo superficiale, che si verifica prevalentemente nei settori a vulcanismo attivo di Vulcano e Stromboli, che di tipo profondo legata alla zona di subduzione nel Tirreno meridionale. In particolare nel settore occidentale delle Eolie si sono verificate in passato (per es. 1892, 1894) sequenze sismiche che hanno provocato a Filicudi danni più gravi (I = VII-VIII) rispetto al terremoto del 1995.

Nell'isola di Filicudi la scossa ha causato la caduta di suppellettili all'interno delle abitazioni e provocato danni complessivamente lievi agli edifici. Molte costruzioni in muratura (cl. A e B) hanno avuto piccole fratture agli intonaci e la caduta di piccoli pezzi degli stessi, effetti questi classificabili al 1° livello di danno nella scala EMS-98.

Maggiori sono stati i danni all'edilizia sacra di Pecorini e Valdichiesa: in particolare la chiesa di quest'ultima località, già in elevato stato di degrado a causa dei danni non riparati del terremoto del Golfo di Patti del 1978 (Foto 1), ha subìto il lesionamento di alcuni archi dell'abside ed un lieve scollamento delle pareti laterali dalle volte.

Per quanto riguarda le altre isole, il terremoto è stato fortemente avvertito ad Alicudi e Salina mentre è passato quasi del tutto inosservato nel settore orientale delle Eolie; la scossa è stata inoltre avvertita distintamente in molte località della costa settentrionale siciliana tra Patti e Palermo.

Repliche

Nei giorni seguenti a Filicudi sono state debolmente avvertite (I = III-IV) una ventina di repliche.

Fenomeni sismogeologici

Scivolamenti di materiale incoerente si sono verificati lungo i maggiori canaloni ed hanno provocato accumuli di detrito al piede del pendio lungo la costa. Potenzialmente molto pericoloso è stato il distacco di materiale roccioso verificatosi dal fianco sud-orientale della Montagnola in contrada Stimpagnato: blocchi lavici di dimensione metrica hanno interrotto la strada provinciale per "Pecorini a mare" (Foto 2) e solo la presenza di un muro in cemento ha evitato la loro caduta sulle case sottostanti (Foto 3-4).

Nelle campagne sono stati rilevati numerosi crolli di muri a secco.

Bibliografia

Azzaro, R. (1995): Studio macrosismico dei terremoti di Trapani del 29 maggio e di Filicudi del 23 luglio 1995. Atti 14° Convegno Nazionale GNGTS, 1, 197-204.

Foto 1. Valdichiesa, Chiesa di S. Stefano: particolare del campanile pericolante già danneggiato dal terremoto del 1978

Foto 2. Strada provinciale SP “Filicudi porto-Pecorini a mare”: tratto interessato dalla frana

Foto 3. Blocchi metrici franati sovrastanti alcune abitazioni della frazione di Pecorini

Foto 4. Particolare di un blocco lavico franato