INGV Osservatorio Etneo

Catalogo Macrosismico dei Terremoti Etnei dal 1633 al 2018

Formato

Il catalogo dei terremoti è consultabile in rete nel formato semplificato con i seguenti parametri:

Data. Data del terremoto.

Orario. Orario del terremoto in ore e minuti. Il tempo origine è ricavato dai dati strumentali, quando disponibili. È espresso in GMT (Greenwich Mean Time), rispetto a cui l'ora locale dell'Italia è +1 ora nei mesi con "ora solare" e +2 ore in quelli con "ora legale". Gli spazi vuoti indicano i dati mancanti.

Area epicentrale. Area mesosismica del terremoto. In caso di eventi con danno indica le località più danneggiate, altrimenti la denominazione si riferisce all'area dei massimi effetti o il settore del vulcano interessato.

Lat Lon. Latitudine e longitudine dell'epicentro macrosismico, espresse in gradi e millesimi. Esse rappresentano il baricentro dei punti con I = Ix e Ix-1. Quando disponibile viene utilizzato l'algoritmo di Boxer 1). Nel caso di terremoti accompagnati da fagliazione superficiale cosismica 2), come epicentro viene assunto il punto medio della rottura di superficie. Per distinguere sulla mappa epicentri con localizzazioni coincidenti, l'epicentro degli eventi con un solo punto di intensità viene leggermente spostato.

Nmo. Numero di osservazioni macrosismiche. Contiene anche informazioni non espresse in termini di intensità come "non avvertito" (NA) e "avvertito" (A).

Io. Intensità epicentrale (Io) espressa in valori numerici secondo la Scala Macrosismica Europea 1998 (EMS 98) 3). Nel caso in cui i dati non permettono una stima precisa, l'intensità è espressa con un intervallo di valori (p.e. 6-7).

Mm. Magnitudo macrosismica, calcolata dalla seguente relazione intensità-magnitudo locale ML 4) valida per l'area etnea:

ML = 0.56 ± (0.10) I0 - 0.17 ± (0.61).

e successivamente convertiva in magnitudo momento MW attraverso la relazione 5):

MW = (1.09 * ML) - 0.30.

Essa fornisce valori di magnitudo generalmente vicini a quelli strumentali con RMS non eccedenti 0.3.

ML. Magnitudo locale calcolata da dati strumentali sulla base dell'ampiezza massima della registrazione sismica. Per i terremoti antecedenti il 2005 la magnitudo è calcolata dalla magnitudo durata MD attraverso la relazione 6):

ML = (1.164 * MD) - 0.337.


Formato del Database delle osservazioni macrosismiche

Ogni terremoto elencato in catalogo è corredato da una serie di informazioni sugli effetti macrosismici osservati sul territorio. Il database è consultabile in rete nel formato semplificato con i seguenti parametri:

Località. Località per la quale è stata stimata l'intensità macrosismica.

CS. Casi speciali che riguardano particolarità geografiche:

  • LA. Località assorbite. Segnala il caso di una località che è stata conglobata in una località vicina.
  • LAB. Località abbandonata. Segnala il caso di una località non più abitata, che oggi può essere in condizioni di rovina e di cui può rimanere solo il semplice toponimo. In alcuni casi la località è stata ricostruita altrove con simile o differente denominazione.
  • VD. Vecchia denominazione. Segnala cambiamenti di nome della località.
  • EI. Edificio isolato. Non presenta i requisiti statistici per assegnare l'intensità. In questo caso viene indicato solo il tipo di effetto macrosismico (A, NA, D).
  • PI. Piccolo insediamento. Agglomerato che non presenta i requisiti statistici per assegnare l'intensità, come una parrocchia circondata da poche case o una fattoria. Anche in questo caso viene indicato solo il tipo di effetto macrosismico (A, NA, D).
  • TE. Territorio esteso. Indicazione generica di una vasta area che non può essere rappresentata da coordinate. In questo caso viene indicato solo il tipo di effetto macrosismico (A, NA, D).

Int. Intensità osservata (x10) secondo la scala EMS 98 3). In casi particolari (edifici singoli, piccoli agglomerati, territori estesi, informazioni generiche) l'intensità non è espressa con valori numerici ma si adottano le seguenti convenzioni:

  • D. Danno agli edifici da lievi a moderati. Indicativamente associabile a valori di intensità I = 65.
  • A. Avvertito dalla popolazione. Notizia generica sul terremoto, indicativamente associabile a valori di intensità I = 35.
  • NA. Non avvertito dalla popolazione. Si riporta solo in caso di esplicita segnalazione negativa.

Lat Lon. Coordinate delle località. Nel caso di territori estesi le coordinate non vengono riportate.


Riferimenti bibliografici

1) Gasperini, P., Bernardini, F., Valensise, G., Boschi, E. (1999): Defining seismogenic sources from historical earthquake felt reports. Bull. Seism. Soc. Am., 89 (1), 94-110.

2) Azzaro, R. (1999): Earthquake surface faulting at Mount Etna volcano (Sicily) and implications for active tectonics. J. Geodynamics, 28, 193-213.

3) Grünthal, G. (Ed.) (1998): European Macroseismic Scale 1998 (EMS-98). European Seismological Commission, subcommission on Engineering Seismology, working Group Macroseismic Scales. Conseil de l'Europe, Cahiers du Centre Européen de Géodynamique et de Séismologie, 15, Luxembourg, 99 pp. 1998

4) Azzaro, R., D’Amico, S. & Tuvè, T. (2011): Estimating the magnitude of historic earthquakes from macroseismic intensity data: new relationships for the volcanic region of Mount Etna (Italy). Seismological Research Letters, 82 (4), 533-544

5) Saraò, A., Cocina, O., Moratto, L., Scarfì, L. (2015): Earthquake features through the seismic moment tensor. In: Azzaro, R., De Rosa, R., Project V3 – Multi-disciplinary analysis of the relationships between tectonic structures and volcanic activity (Etna, Vulcano-Lipari system), Final Report, pp. 93-96, https://sites.google.com/a/ingv.it/volcpro2014/v3-project

6) Tuvè, T., D'Amico, S, Giampiccolo, E. (2015): A new MD-ML relationship for Mt. Etna earthquakes (Italy). Annals of Geophysics, 58 (6), S0657