Aggiornamento fenomeni in corso eruzione Etna 2001

Ore 17:00 del 31/07/2001
(tempi espressi in ora locale)

Attività svolta per l'acquisizione delle informazioni

Sorvolo, rilievi di campagna, sorveglianza sismica, telecamera.

Descrizione attività dell'Etna

Rimane invariato il panorama delle bocche eruttive attive.

Attività esplosiva:

- La bocca di quota 2550 ha mostrato attività esplosiva con formazione di una colonna sostenuta alta circa 2 km. Il fenomeno è durato oltre un'ora a partire dalle 11 di stamane. Questa bocca alimentava due bracci lavici che scendevano verso sud minacciando il Rifugio Sapienza, senza ancora coprirlo.

- La bocca di quota 2100 ha mostrato attività di fontane di lava pressoché continue, con altezza dei lanci di poche decine di metri ed espulsione di brandelli di lava di dimensioni metriche. La bocca più alta lungo questa frattura produce emissioni di cenere.

Attività effusiva:

- La colata che si sviluppa in Valle del Leone è attualmente estinta.

- Il fronte della colata di quota 2950 in direzione Belvedere è apparentemente fermo.

- Rimane attiva la fessura eruttiva a quota 2700, la colata prodotta si dirige verso SO e ha raggiunto la zona di M. Nero.

- Le bocche eruttive di quota 2550 m (a monte de La Montagnola) alimentano tre differenti flussi lavici. Il flusso più significativo, che interessava il Rifugio Sapienza è praticamente fermo, ed una piccola tracimazione è prossima alla struttura polifunzionale. Il secondo flusso che scende da quota 2550 m nella Valle del Bove, attraverso il Canalone della Montagnola, appare fermo. Il terzo flusso si addossa alla cresta della Montagnola verso ovest, ha circondato i piloni della funivia, ed i fronti più avanzati si trovano alcune decine di metri a valle della strada SP92 che porta al Rifugio Sapienza.

- I fronti attivi della colata che si origina dalle bocche effusive a quota 2100 m si sovrappongono ai precedenti flussi e quello più avanzato ha raggiunto la quota di circa 1050 m. Una digitazione di tale colata, che si origina a quota 1490 m all'altezza di Monte Gemellaro, si muove molto lentamente verso la base meridionale di Monte Grosso. Stime di tasso di effusione in prossimità della bocca effusiva di quota 2100 hanno dato valori di 3-6 m3/s, significativamente più bassi dei giorni passati.

Monitoraggio strumentale

Tutte le stazioni funzionano regolarmente.

Monitoraggio delle deformazioni del suolo:

Rete clinometrica

Non si evidenziano variazioni significative dei segnali clinometrici negli ultimi giorni.

Rete GPS permanente

Non si evidenziano variazioni significative delle linee tra i capisaldi GPS (elaborazione del 29 c.m.)

Misure distanziometriche EDM

Le misure EDM condotte nella parte mediale della rete Sud appaiono stabili rispetto quelle registrate nei giorni precedenti.

Misure FTIR

18/07/2001 - 30/07/2001

Dati dalla Fessura di quota 2100m

La prima misura è del 18 Luglio 2001 (inizio dell'attività per questa fessura 17 Luglio 2001) e fino al 30 Luglio abbiamo 8 misure. Il trend era di incremento fino al 21 Luglio, e dopo c'era un decremento sistematico fino ad un valore di 0.3 il 30 Luglio. Questo basso rapporto indica che il magma che alimenta questa fessura era degassato prima di arrivare a quota 2100m, quindi è probabile che questa fessura sia alimentata da una sistema secondario. Visto che questa fessura è stata la prima ad aprirsi, una possibilità è che la sorgente di alimentazione sia una intrusione superficiale dal Cratere di Sud-Est. Questa ipotesi ha però bisogno di confronto con i dati petrologici.

Dati dalla Bocca sopra la fessura a quota 2100m

Abbiamo due misure per il bocca sopra la fessura a quota 2100m, il 28 e 29 Luglio. Abbiamo visto un alto rapporto SO2:HCl, rispettivamente di 2.7 e 2.3. Questo suggerisce una sorgente di gas primaria, ed un probabile collegamento con il sistema di 2550m.

Dati dalla bocca a quota 2550m

Abbiamo eseguito misure alla bocca a quota 2550m il 20 Luglio, un giorno dopo la sua apertura, e fino al 30 Luglio abbiamo raccolto 7 giorni di misure. Abbiamo visto un incremento nel rapporto SO2:HCl durante questo periodo, in cui il rapporto è passato da 2.8 a 4.1. Questo alto rapporto è consistente con una sorgente di gas primario, da un sistema magmatico di profondità minima di 2-3 km. L'incremento nel rapporto è consistente con un incremento nel volume di magma che si accumula in profondità.

Dati dai crateri centrali

Durante il periodo abbiamo visto rapporti SO2:HCl tra 2.0 e 3.3. Negli ultimi giorni il rapporto è stato abbastanza alto rispetto al periodo di quiescenza precedente.

Indagini Gravimetriche

Profilo Sommitale NS

L'elaborazione dei dati acquisiti in data 26 luglio 2001, lungo il profilo gravimetrico da Piano Provenzana a Torre del Filosofo passante per i Crateri Sommitali in direzione circa NS, ha evidenziato, rispetto alla precedente campagna di misure (giugno 2001), una diminuzione del campo di gravità (ampiezza massima pari a -33 microGal) centrata nella zona dei crateri sommitali.

Indagini Magnetiche

Rilievo Frattura Meridionale 1989

Allo scopo di individuare anomalie magnetiche legate ad una possibile intrusione priva di evidenze di superficie, il 30 luglio 2001 è stato realizzato lungo la strada provinciale SP92, a quota 1650 m, un profilo magnetico lungo 2 km centrato sulla frattura apertasi nel 1989. Le misure sono state eseguite su punti intervallati di 4 metri, una distanza ritenuta adeguata per descrivere le anomalie attese, le cui lunghezze d'onda dovrebbero essere dell'ordine delle decine di metri. Per avere un'accuratezza maggiore il profilo è stato misurato due volte a distanza di poche ore. Nei prossimi giorni, il profilo sarà battuto periodicamente e dal confronto tra le diverse serie di misure sarà possibile controllare l'insorgere di anomalie magnetiche.

Monitoraggio Sismico

- Non si sono registrati eventi da fratturazione

- L'ampiezza del tremore ormai da diversi giorni si mantiene su valori elevati. E' da evidenziare che a partire dalla giornata di ieri si osserva un maggiore carattere oscillatorio dell'ampiezza del tremore, con fasi di maggior ampiezza della durata di circa 4-5 ore e fasi di minor ampiezza della durata di circa 2-3 ore. Le differenze in ampiezza in alcuni casi sono anche dell'ordine del 40-50%.

- La giornata odierna è stata caratterizzata da un periodo di decremento a partire dalle prime ore della mattina che è durato sino alle ore 04:00 circa. A questo nella mattinata è seguita una fase di incremento, a partire dalle ore 05:00 circa. Dalle 06:00 sino alle 10:30 l'ampiezza del tremore si è mantenuta su valori praticamente costanti. Successivamente si è registrata una fase di decremento a cui sta seguendo dalle ore 12:00 circa una nuova fase di leggero incremento

Monitoraggio petrologico:

Sono state esaminate in sezione sottile una decina di campioni relativi a:

1. (Gruppo 1) attività di fontana di lava ed effusiva dal cratere di Sud-Est e dalla Bocca Nuova precedente la crisi sismica (12 luglio 2001).

2. (Gruppo 2) prodotti eruttati dal Cratere di Sud-Est e dalle fratture a quota 2900 e 2700 sul versante sud (fino al 17 luglio 2001)

3. (Gruppo 3) prodotti eruttati dalla fratture eruttive a quota 2550 e 2100 nel periodo 18-24 luglio 2001.

Gruppo 1: I prodotti eruttati dall'Etna sono hawaiiti porfiriche con fenocristalli di plagioclasio (abbondanza 20%, dimensioni max 2mm) zonati, clinopirosseno (abbondanza <10 % dimensioni max 2 mm) e olivina (abbondanza <3% e dimensioni 0.3 mm) immersi in una pasta di fondo con tessitura variabili da criptocristallina a ialopilitica. Nei prodotti del Cratere di Sud-Est sono presenti glomeroporfiri di minerali femici e di minerali opachi

Gruppo 2: I prodotti eruttati presentano dei caratteri sostanzialmente identici a quelli del Gruppo 1, sia per quanto riguarda la natura ed abbondanza dei fenocristalli, che per la struttura della pasta di fondo.

Gruppo 3: I prodotti eruttati dal sono basalti alcalini con clinopirosseni (abbondanza 15%,) presenti sia come megacristalli che come fenocristalli (di dimensioni sub-millimetriche). I megacristalli (dimensioni fino a 5 mm) presentano zonature complesse e sono spesso pecilitici. Sui bordi dei pirosseni talora sono presenti plagioclasi, inclusi attraverso meccanismi di sinneusi. Tra i fenocristalli sono presente anche olivina (abbondanza 3-5%, dimensioni max 1 mm), ossidi opachi (abbondanza <1%, dimensioni max 1 mm), il plagioclasio (abbondanza 1-2%, dimensioni max 1 mm) ed anfibolo bruno (abbondanza 1-2%, dimensioni max 2 mm) generalmente subedrale. Negli anfiboli di dimensioni maggiori si osservano anse di corrosione ed inclusi di apatite, mentre non sono evidenti orli di reazione. La pasta di fondo ha tessiture variabili da ialopilitica a criptocristallina ed é costituta da microliti di plagioclasio, olivina, pirosseni ed ossidi opachi.

Considerazioni preliminari

I prodotti del gruppo 1 e 2 hanno caratteristiche comparabili con quelle osservate nei prodotti dell'Etna eruttati negli ultimi anni ed in tempi storici. Le vulcaniti del gruppo 3 per la elevata abbondanza di minerali femici e tra questi l'anfibolo bruno, si distinguono nettamente dai prodotti recenti del vulcano. Un alto rapporto minerali femici-plagioclasio è tipica dei prodotti delle eruzioni "eccentriche" (es 1763; 1974 tra le più recenti) generalmente alimentate da condotti indipendenti da quelli centrali. La presenza di anfiboli, come inclusi di dimensioni di qualche decina di micron, è stata segnalata nei prodotti dell'eruzione del 1991-93; relitti di anfiboli di dimensioni comparabili erano stati osservati anche nelle vulcaniti dell'eruzione Pliniana del 122 a.C. Nel passato abbondanze significative di questo minerale sono state rilevate solo nei prodotti iniziali (età >35 Ka composizioni hawaiitiche-mugearitiche) e finali (età 15 Ka composizioni benmoreitiche-trachitiche) del vulcano Ellittico. I caratteri petrografici delle vulcaniti del gruppo 3 sono compatibili con una cristallizzazione in condizioni di pressioni d'H2O elevate che stabilizzano sul liquidus l'anfibolo ed inibiscono la cristallizzazione di plagioclasio. Questi primi elementi, se confermati da ulteriori indagini mineralogiche e geochimiche sui prodotti che progressivamente verrano eruttati sul vulcano, indicano che è iniziato ed è in atto un importante cambiamento.

I.N.G.V.
Sezione di Catania