Aggiornamento attività dell’Etna
Ore 14:30 del 23 luglio 2001
(tempi espressi in ora locale)
La frattura eruttiva che dalla base settentrionale del Cono di SE (CSE) si espande in Valle del Leone presenta due punti di effusione: uno posto alla base settentrionale del CSE, l’altro ubicato nella Valle del Leone. Il primo emette lava a bassa velocità formando una colata tozza che percorre pochi metri, mentre il secondo alimenta una colata di 1-2 km che si espande verso est nella Valle del Leone ed ha quasi raggiunto Monte Simone.
Anche il fianco meridionale del Cono di SE presenta una frattura non effusiva, dalla quale esce abbondante cenere bruna, forse perché in allargamento. Il CSE emette cenere litica pulsante dalla zona sommitale, facendo nubi simili a quelle della frattura dietro la Montagnola.
L’attività eruttiva dalle bocche a quota 2950 (base meridionale del CSE) alimenta la colata che si riversa in Valle del Bove.
La colata prodotta dall’attività eruttiva di quota 2700 si è digitata in due rami: uno procede in direzione del Rifugio Sapienza; l’altro ha raggiunto quota 2030 m circa, a 300 m dal rifugio Sapienza. Prosegue l’attività freatomagmatica da due bocche unite a 8 ubicate dietro la Montagnola. A tratti, nella nube di cenere, si osservano getti di lava incandescente. I blocchi litici di svariati metri vengono lanciati quasi verticalmente e ricadono per la maggior parte entro la bocca.
L’attività eruttiva di quota 2100 m alimenta la colata che si dirige verso SE il cui fronte ha raggiunto quota 1055 m. L’attività di fontane di lava ha mostrato una sostanziale diminuzione. Due pit aperti alla sommità della frattura producono nubi pulsanti di cenere litica come quella emessa dalle due bocche dietro la Montagnola. Le bocche di quota 2100 producono una debole attività stromboliana, mentre il flusso lavico appare ben alimentato per tutta la sua lunghezza. Soltanto nella parte terminale, ad alcune centinaia di metri a monte dei fronti, la superficie del flusso appare stazionaria, facendo immaginare che in questa zona si siano già formati dei settori di tunnel lavici. Il fronte avanza molto lentamente, ha uno spessore di circa 10 m, e si espande a ventaglio in una zona pianeggiante per una ampiezza di circa 100 m.
Per quanto riguarda l’attività sismica è stato registrato un evento di magnitudo 2.6 localizzato a 4 km NNE dall’abitato di Viagrande entro il primo chilometro di profondità. Si evidenzia un lieve incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico
Ulteriori e significative variazioni dei fenomeni verranno tempestivamente comunicate.
Aggiornamento attività dell’Etna
Ore 15:30 del 23 luglio 2001
(tempi espressi in ora locale)
Alla base del cratere di SE (fianco est, in corrispondenza delle fratture 1999) si è formata una voragine e contemporaneamente un consistente flusso lavico che si dirige verso est in corrispondenza della Valle del Bove.
In corrispondenza del cratere pozzo a Nord della Montagnola si evidenzia una fuoriuscita di magma che si dirige in direzione della Valle del Bove.
L’attività eruttiva alle bocche 2700 continua con un consistente flusso di lava che si dirige in direzione sud verso il piazzale del Rifugio Sapienza
In tutta l’area sommitale, inoltre si avvertono tremori con caduta di blocchi sulla pista.
L’emissione dei flussi lavici è stata preceduta da un evidente aumento del tremore vulcanico
Ulteriori e significative variazioni dei fenomeni verranno tempestivamente comunicate.
Aggiornamento attività dell’Etna
Ore 15:30 del 23 luglio 2001
(tempi espressi in ora locale)
Alla base del cratere di SE (fianco est, in corrispondenza delle fratture 1999) si è formata una voragine e contemporaneamente un consistente flusso lavico che si dirige verso est in corrispondenza della Valle del Bove.
In corrispondenza del cratere pozzo a Nord della Montagnola si evidenzia una fuoriuscita di magma che si dirige in direzione della Valle del Bove.
L’attività eruttiva alle bocche 2700 continua con un consistente flusso di lava che si dirige in direzione sud verso il piazzale del Rifugio Sapienza
In tutta l’area sommitale, inoltre si avvertono tremori con caduta di blocchi sulla pista.
L’emissione dei flussi lavici è stata preceduta da un evidente aumento del tremore vulcanico
Il quadro generale dell’attività vulcanica è allo stato attuale in continua evoluzione.
Ulteriori e significative variazioni dei fenomeni verranno tempestivamente comunicate.
Aggiornamento attività dell’Etna
Ore 18:30 del 23 luglio 2001
(tempi espressi in ora locale)
Sopralluoghi diretti effettuati sul terreno hanno evidenziato che alcune delle informazioni date nel comunicato delle ore 15:30 sono risultate infondate.
Il quadro generale dell’attività vulcanica resta comunque in evoluzione