La Sede decentrata di Messina

Dopo il grande terremoto del 1908 che, lo ricordiamo, causò la morte di oltre 70.000 persone, l’interesse per la geofisica, in Italia, crebbe notevolmente e, in particolare, un giovane fisico messinese che si salvò solo perché il giorno del terremoto si trovava a Parma, decise di interessarsi allo studio dei terremoti e della loro genesi. Quel giovane fisico era Antonino Lo Surdo (1880-1949) che, nel 1936, contribuì a fondare l’Istituto Nazionale di Geofisica (ING) di cui fu anche il primo direttore. Il 5 novembre 1949, poco dopo la sua morte, il Comune di Messina cede l’area verde nella spianata Cappuccini,  in Viale Regina Margherita (Parco successivamente intitolato allo statista Aldo Moro) all’ING affinché vi realizzi un Osservatorio Geofisico. In tale accordo l’ING (successivamente diventato INGV) manifestava “il proposito di dotare la città di Messina di un moderno e ben attrezzato Osservatorio Geofisico stimato a costituire uno dei principali caposaldi della rete geofisica italiana, nell’intento di contribuire efficacemente allo sviluppo delle discipline geofisiche e nel contempo di dare alla città di Messina un centro di lavoro scientifico di primaria importanza”. Un edificio venne costruito nell’area che, negli anni, ha ospitato strumentazione geofisica di vario tipo (stazioni sismiche, geodetiche, clinometriche, per la misura del campo elettrico atmosferico, geochimiche etc.).

 

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Vista panoramica dello Stretto di Messina dal terrazzo della Sede

 

Negli anni ‘80, il Prof. Broccio dell’Università di Messina ha lavorato in questa sede, in collaborazione con ING. Nel 2008 fu avviata una radicale ristrutturazione dell’edificio, ultimata nel 2010. Nel 2017 l’INGV ha ceduto in comodato d’uso al Comune di Messina l’area verde (circa 10.000 mq) del Parco ed ha iniziato a progettare la realizzazione di una vera e propria sede scientifica e tecnologica a Messina. Dopo un tentativo come Supersite, nel 2021 è stata avviata una convenzione con UNIME, UNICT, UNINA e UNIPA per lo svolgimento di attività di ricerca nell’area dello Stretto e la competenza sulla gestione e l’operatività della sede è stata assegnata all’Osservatorio Etneo-Sezione di Catania. Il Progetto PNRR MEET, ed in particolare il Work Package 5 denominato NEMESI (NEar fault observatory in the MEssina StraIt) provvederà alla realizzazione di una infrastruttura di ricerca e monitoraggio dell’area dello Stretto di Messina che avrà nell’edificio posto all’interno del Parco Aldo Moro il suo centro di acquisizione e di gestione. Nel 2022 un’ulteriore ristrutturazione, resasi necessaria dopo vari atti vandalici compiuti all’interno ed all’esterno dell’edificio, l’ha riportata alla piena funzionalità.

 

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La Sede INGV di Messina, al termine dell’ultima ristrutturazione del 2022