I parossismi dell’Etna del febbraio-aprile 2021 analizzati attraverso un sistema di osservazione satellitare multipiattaforma

Il 16 febbraio 2021 si è verificato un episodio eruttivo parossistico al Monte Etna, dopo la continua attività stromboliana registrata ai crateri sommitali, che si è intensificata nel dicembre 2020. Questo è stato il primo di 17 eventi eruttivi brevi, ma violenti, verificatisi nel periodo febbraio-aprile 2021, ad intervalli di tempo di circa 2 -3 giorni l'uno dall'altro. I parossismi hanno prodotto fontane di lava (fino a 1000 m di altezza), enormi colonne di tefra (fino a 10-11 km sul livello del mare), colate laviche e piroclastiche. L'ultimo evento (30 marzo-1 aprile), caratterizzato da circa 3 giorni di attività eruttiva pressoché continua, ha generato la fontana di lava più duratura (8-9 h).  Durante alcuni parossismi, le ceneri vulcaniche hanno portato alla chiusura temporanea dell'aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania. Pesanti ricadute di cenere hanno interessato le aree circostanti il ​​vulcano, raggiungendo in alcuni casi aree a centinaia di chilometri di distanza dalla bocca eruttiva.

Neri_2021.jpgIn uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Remote Sensing, un pool di scienziati dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi ambientale del CNR, della Facoltà di Ingegneria dell’Università della Basilicata e dell’Osservatorio Etneo, ha analizzato questi episodi parossistici utilizzando un sistema satellitare multipiattaforma. Questo approccio ha consentito una comparazione in termini di potenza radiativa tra i vari episodi parossistici, oltre all’accurata localizzazione delle bocche attive ed alla mappatura delle aree interessate dai flussi lavici.

Nonostante l'impatto di fattori negativi sull'identificazione delle anomalie termiche (nuvole/pennacchi, saturazione dei pixel geometria della visualizzazione satellitare), l'approccio multisensore utilizzato ha permesso di ottenere informazioni quantitative sui 17 parossismi che si sono verificati al Monte Etna nel periodo studiato. Questo approccio è di sicuro ausilio agli scienziati nella interpretazione di variazioni dell'attività termica, che potrebbero costituire il preludio di future eruzioni e più pericolose.

Il lavoro è open access e quindi liberamente scaricabile al link: https://www.mdpi.com/2072-4292/13/16/3074/htm

Marchese F., Fillizzola C., Lacava T., Falconieri A., Faruolo M., Genzano N., Mazzeo G., Pietrapertosa C., Pergola N., Tramutoli V., Neri M. -  Mt. Etna Paroxysms of February–April 2021 Monitored and Quantified through a Multi-Platform Satellite Observing System. Remote Sensing 2021, 13(16), 3074; https://doi.org/10.3390/rs13163074